La falsità delle immagini (e della vita): come difenderci?
L'era della falsità sta prendendo sempre più il sopravvento, proprio in un momento in cui tutte le versioni ed interpretazioni della "realtà" finiscono sulla bocca e nella mente di tutti...
@ Nick_Fancher
Distinguere il vero dal falso è una delle questioni più spinose del nostro periodo storico. Mai come oggi, il confine tra vero, falso e “credibile” è sottile e di sicuro abbiamo bisogno di nuove armi e strumenti per non cadere in un burrone che rischia di inghiottirci nel suo buio (o nella falsa luce, che è ancora peggio).
Se vogliamo, possiamo partire dalla tecnologia, perché è quella più facile da decodificare (e, forse, da affrontare). Le ultime evoluzioni dell’intelligenza artificiale aggiungono realismo sempre più impressionante nella creazione di immagini che non solo sono “manipolate” (a quelle siamo abituati), ma non esistono, vengono descritte con parole e diventano una “realtà”. Non dobbiamo più modificare la realtà, ora possiamo crearne una tutta nuova, nemmeno “alternativa”, semplicemente che parte dal nulla, se non da un’idea (che, beninteso, è “tanta roba”, perché le idee sono l’unica cosa davvero importante, in questo mondo).
Ma questo è solo un punto di partenza (affascinante, stimolante, ma anche immenso), perché rimanendo sulla tecnologia, si potrebbe parlare dello studio che si ritiene stia facendo Apple per i suo “visori/occhiali” che stanno cercando di raggiungere risoluzioni di 3500 ppi [LINK] (e pensavamo che 4/500/600 ppi degli schermi moderni degli smartphone fossero già il top, il problema è che più la visione è vicina all’occhio e più serve essere nitidi) perché per far “credere” che quello che vediamo sia “una realtà” i pixel sono una cosa importante… se li vediamo è chiaro che stiamo visualizzando qualcosa di “falso”, ma basterà la resa “della realtà” a garantirci la capacità di distinguerla dal falso? Ieri (o forse l’altro ieri) Tim Cook, CEO di Apple, ha detto che, alla fine, tutti parlano di Metaverso, ma pochi davvero hanno capito cosa sia [LINK]: sante parole, provate a domandarlo a pranzo a parenti ed amici: tutti ne parlano, ma la confusione è totale; come si fa a desiderare qualcosa che nemmeno si capisce a cosa serva e come è fatto?
Lasciamo la tecnologia (ci saranno occasioni e link per discuterne, nel tempo), ma dovete sapere che il SundayJumper si costruisce in tempo reale mentre ci sediamo alla scrivania, la domenica stessa, ed è influenzato moltissimo da quello che stiamo leggendo e che, come scoiattoli, mettiamo da parte durante la settimana, ma anche da quello che arriva in tempo reale. Oggi, questa mattina, siamo stati bombardati da una serie di link che davvero fanno pensare:
La propaganda russa fa uso di cloni di giornali e magazine online per costruire notizie false. Non è nuovo, ma qui trovate un report abbastanza preoccupante [LINK]
Abbiamo un problema serio di spyware e di sorveglianza che generano crescenti minacce ai diritti umani ed alla privacy: non lo diciamo noi, ma un rapporto delle Nazioni Unite [LINK]. Questo non c’entra direttamente con le fakenews e con la “finta realtà”, ma essere spiati porta chi ci spia a poterci condizionare perché conosce di noi troppe sfumature che possono mettere in luce le nostre fragilità. Forse ci possono venire incontro dei vestiti che “accecano” il riconoscimento facciale, che ne pensate? [LINK]
I meme, linguaggio tra i più potenti di questi anni, spesso diventa un’arma per generare disinformazione. Ci fornisce informazioni visuali (le più vincenti), spiritose ed ironiche e con una sintesi forte ed immediata…. possono condizionare molte persone, molto facilmente. Ne parla USA Today in questo articolo [LINK]
Se c’è una cosa di cui possiamo essere abbastanza sicuri è la morte (Elvis escluso…), ma ora qualcuno si è divertito a creare, ancora una volta grazie all’intelligenza artificiale e a software di editing, ritratti di personaggi famosi (deceduti), per mostrarli invecchiati a oggi: li potete trovare alla sua pagina instagram [LINK]. Parliamo di Freddy Mercury (che sembra mio zio…), la principessa Diana, Kurt Kobain e altri. Impressionante, ma più che altro perché ci regala l’idea che la morte non è la fine, che in questa nostra realtà alternativa neanche le regole di base sono poi così assolute.
Insomma, la nostra vita è influenzata da quello che davvero possiamo difendere della sua “realtà”. Non sarà facile perché attorno a noi ci sono forze che portano a mostrarci quello che vogliamo vedere, avere conferme di quello che pensiamo, sanno dove colpire, ci dicono che quello che sogniamo possa essere reale. Per interesse, per manipolarci, o anche solo per darci la forza di sopportare ed accettare quello che - in quella sempre meno contemporanea realtà “vera” - abbiamo attorno a noi e che rimane immutabile.
Il ruolo di chi informa, in ambito giornalistico, editoriale, ma anche creando e producendo immagini ed emozioni visuali - settore di competenza a cui ci rivolgiamo con questa nostra newsletter - è quello di una resistenza contro le realtà “alternative”, cercando di essere portatori di realtà, senza trucchi, senza aggiungere falsità. Magari anche accettando di dichiarare tutto quello che sta “dentro” le nostre immagini, date un’occhiata qui [LINK]. Garantire realtà, con fatti e non solo a parole sarà, secondo noi, uno dei mestieri più importante per il futuro.
Le notizie della settimana, raccolte per voi (noi)
Creativi nell’ombra? No, creativi CON le ombre (e con i riflessi), davvero un genio, secondo noi [LINK]
Adobe Photoshop e Premiere hanno delle versioni Express, forse lo sapete tutti, ma troppe persone, specialmente tra i professionisti, li considerano versioni “povere” ed “amatoriali” dei software principali, quelli che usano tutti i giorni. Invece, sono “versioni che pensano in modo diverso” che affrontano e spesso risolvono problemi prima delle versioni “premium”: c’è un territorio di sperimentazione interessante su questi software che poi, con maggiore lentezza e ponderazione, viene inserita anche nelle versioni pro. Beh, in questi giorni sono state presentate le nuove versioni, e ci sono cose interessanti, dateci un’occhiata [LINK]
Apple, la santa che difende la privacy di noi tutti, dai cattivi che vogliono usarci come “prodotto” per venderci della pubblicità. Ma se poi è la stessa Apple che vuole venderci la pubblicità, inserendola su Mappe e su altri suoi strumenti, e si prevede una crescita esponenziale di questo loro business… come la prendiamo? [LINK]
Per un’azienda o un brand, fare pubblicità in un’era in cui le risorse (economiche) scarseggiano… come si fa? Ecco un articolo che affronta questo spinoso punto [LINK]
Abbiamo modificato il nostro link in bio sui nostri social, che ne pensate?
Buona domenica a tutti, a settimana prossima ;-)