L'era dei trucchi è finita, inizia l'era della qualità vera
Vediamo troppa enfasi alle magie dell'AI che ci fanno dire WOW. Quello che servirà per vendere le nostre immagini però non sono i trucchi, ma puntare su un livello qualitativo sempre superiore
La qualità è un concetto che dovrà essere rivisto, reinterpretato correttamente ed applicato nella realtà professionale. D'ora in avanti, questo sarà sempre più importante.
È un periodo intenso, quello che notiamo è che dopo quasi due anni di "evangelizzazione" sulle evoluzioni dell'immagine generata con l'AI, sembra che ormai tutti i professionisti dell'immagine abbiano iniziato a comprenderne non solo i rischi, ma specialmente le potenzialità, e ancor di più il fatto che il livello qualitativo per poter competere sul mercato deve crescere, e questo non sarà possibile "semplicemente" affidandosi all'hardware (un nuovo obiettivo, una nuova fotocamera, un nuovo sensore con maggiore risoluzione). Si inizia a capire che a prescindere dalla totale generazione di immagini AI (quindi totalmente "generate"), ci sono mille campi in cui l'intelligenza artificiale consente di fare dei consistenti passi in avanti nella ricerca della qualità massima, da tutti i punti di vista:
1) Creatività
2) Utilizzo di "ingredienti di immagini" che possono generare nuove immagini in cui si miscelano come per magia
3) Aumento esponenziale della risoluzione e anche del dettaglio
4) Spostamento di elementi di una immagine ricostruendo ombre e riflessi in automatico
5) Posizionamento sul mercato con un ruolo più concreto, importante e vendibile.
In più, una delle professioni più "solitarie" sulla faccia della terra è proprio il/la fotografo/a, che spesso storicamente sembra devoto/a al fare tutto in solitudine, in molti settori. A pensare, progettare, promuovere il proprio lavoro, a trovare clienti, a scattare le immagini, a fare la post produzione, a confezionare i prodotti finali. Parliamo di fatti: più dell'80% delle mansioni di un terzo delle professioni potrebbe essere automatizzato, e siamo solo all'inizio di una rivoluzione che trasformerà il nostro modo di lavorare, vivere e affrontare problemi complessi. Questa evoluzione non rappresenta solo un avanzamento tecnologico: è l'anticipo di ciò che viene descritto come l'inizio dell'“Intelligence Age”.
Cosa significa?
Che quello che vediamo in girò è un mantenimento di quello che viene definito uno status quo dei fotografi, dove l'innovazione dell'AI sembra (e non è così) essere arrivata essenzialmente per sostituire lunghe ore di post produzione con Photoshop con altrettanto lunghe ore di post produzione con l'AI, con un evidente peggioramento anche della reputazione e del ruolo professionale: si veniva pagati poco e male per fare lavori "tecnicamente complessi", e ora si viene pagati e considerati ancor meno (“tanto c'è l'AI... quindi tutto facile, tutto alla portata di tutti”), per fare interventi che sono sempre più attesi da parte dei clienti (visto che "tanto si può fare tutto con l'AI”) e ancor di più operando in un settore che si apre sempre di più a sistemi automatici.
Ieri, sull'autobus, ho fatto degli interventi correttivi complessi che fino ad un paio di anni fa avrebbero richiesto un lavoro su computer, con strumenti professionali e un bel po' di tempo, direttamente sul mio telefono, in 4 secondi: la complessità era stare seduto sulla seggiolina dell'autobus che sterzava e frenava bruscamente... non certo fare le modifiche sull'immagine. Come lo abbiamo fatto noi, lo faranno tutti.
Sul mercato escono sempre più software e app che permettono e prometteranno sempre di più in futuro, grazie all'AI, di correggere, ritoccare, modificare: tutto con velocità e semplicità. Oppure vengono proposti corsi e soluzioni che prevedono investimenti eccessivi e sostanzialmente inutili in hardware e in curva di apprendimento, per poter tornare allo stato attuale: che per poter portare a casa gli stessi soldi di prima (pochi, facendo lavori davvero poco belli, tipo eliminare brufoli e rughe) bisognerà fare molto più lavoro, perché sarà sottopagato. Nella testa di tutti, ci sarà il concetto che "tanto con l'AI si fa tutto in un click", o ancor peggio: "questo lo fa anche mio figlio con il suo smartphone".
Il futuro di questa professione non è puramente tecnico, è espressivo, e no... non è una questione di "umanità", ma di imparare a gestire e far esplodere la creatività e legato ad una esigenza culturale che è quella dell'allenamento degli occhi, usando l’AI come compagno di viaggio, come supporto, come ispirazione, come risolutore di situazioni che non potremmo gestire in altro modo (puntare al top della qualità ma potendola proporre anche ad un pubblico di clienti più ampi). La conoscenza tecnica sarà importante, ma dando priorità all’ approccio creativo e culturale, serve puntare non semplicemente sui tool per automatizzare, questi sono e saranno importanti proprio per sostituire l'80% del nostro lavoro di creatori di immagini con un altro tipo di lavoro: quello di fare immagini così eccezionali che il mercato sarà disposto a comprarle. E, ve lo assicuriamo, non saranno gli automatismi e la post produzione "magica" che ce lo consentirà.
Venerdì abbiamo realizzato il primo vero grande e completo corso in presenza sulla creazione di immagini di altissima qualità con l'intelligenza artificiale in Italia, e per i professionisti dell’immagine. È durato oltre 4 ore dove abbiamo parlato senza sosta, dove non abbiamo concesso neanche una pausa, dove siamo partiti dalle basi, per consentire a tutti di raggiungere il livello di comprensione della strada da percorrere. Abbiamo presentato tantissimi strumenti ed elementi di creazione e post produzione che, effettivamente, fanno magie, ma poi gran parte del tempo lo abbiamo passato a mostrare come creare immagini di una qualità professionale eccezionale, da tutti i punti di vista: dal microdettaglio, alla resa della luce, alla scoperta di stili creativi sconfinati, ma non abbiamo detto la famosa frase che non ha sostanza:
Il limite è la fantasia
NO, il limite siamo noi, la nostra creatività, la nostra cultura, la nostra voglia di ottenere il massimo, e abbiamo creato questo corso per mostrare la strada giusta, secondo noi. L'AI ci viene incontro con una flessibilità che non abbiamo MAI potuto nemmeno sognare. Lo sapete quante sono le variabili di "STILE" che sono state codificate dalla più "evoluta fotocamera al mondo", ovvero il sistema di generazione di immagini AI più fotorealistico e creativo? Beh, oltre 4 miliardi. Abbiamo insegnato come trovarle, usarle, sperimentarle, queste 4 miliardi di opzioni, e se vi sembra una strada riduttiva (forse 4 miliardi potrebbero non soddisfarvi appieno...), potete miscelarli insieme: due, tre, 10, e con percentuali diverse, per ottenere dei risultati che sono unici, solo vostri, il VOSTRO stile, o meglio ancora LO STILE dei vostri clienti. I settori della fotografia più raffinati, la moda tra tutte, ha già sposato totalmente questa strada (Moncler, Mango, Dolce e Gabbana, Max & Co, Etro... e tanti altri), e tutto si può dire meno che non siano brand che curano l'immagine con attenzione maniacale. E voi? Vorreste proporre ai vostri clienti una qualità che oggi solo questi grandi brand possono offrire? Si può, potete, potrete.
Se pensate quindi che sia arrivato il momento di investire in voi stessi, nel vostro futuro che non è fatto di "trucchi", ma di presa di coscienza di come adattare la vostra esperienza, sensibilità e creatività (spoiler: serve proprio questo, perché tutta questa vostra esperienza, unita alla forza e alla personalizzazione infinita dell'AI vi consentirà di ottenere risultati che ancora pochi al mondo riescono ad ottenere e proporre, limitandosi ad usare l'AI con pigrizia, con la furbizia dei trucchi e non con la sensibilità dei dettagli e delle sfumature), se pensate che sia un buon momento per scoprire la strada della qualità e della creatività, allora vi consigliamo di acquistare il video della giornata di venerdì, che stiamo finendo di confezionare e che domani sarà disponibile per poterlo vedere, studiare, approfondire, scoprire. Per acquistarlo cliccate questo link:
CORSO BASE SULL’AI PER FOTOGRAFI PROFESSIONISTI (video di 4 ore)
Vi assicuriamo che sarà una di quelle cose che vi porteranno ad un allargamento del vostro orizzonte lavorativo come forse mai avete anche solo immaginato.
Buona giornata e buona settimana a tutti ;-)