Quando la luce si scopre, si impara e poi si usa con l'AI
La fotografia sempre più trova percorsi di integrazione e interazione con l'intelligenza artificiale: partendo da un esperimento creativo di Google ci siamo spinti oltre... scopritelo!
Google ha recentemente lanciato un innovativo strumento interattivo chiamato Learning Light, progettato per aiutare gli utenti a comprendere meglio l'illuminazione, che è letteralmente essenziale nella fotografia.
Creato da Jack Wild, artist-in-residence presso il Google Arts & Culture Lab, questo strumento è accessibile gratuitamente e offre un'ampia gamma di lezioni e esperimenti.
Learning Light non si rivolge esclusivamente ai fotografi (o futuri fotografi), ma fornisce risorse preziose per chiunque desideri approfondire le proprie conoscenze sull'illuminazione. Gli utenti possono scegliere tra un programma didattico strutturato, che include lezioni specifiche su vari stili e tecniche di illuminazione supportate da immagini esemplificative e da un chatbot AI integrato, oppure possono optare per un'esperienza più libera, esplorando uno studio virtuale dove possono controllare l'intensità, l'angolo e il colore della luce.
Lo strumento offre anche la possibilità di utilizzare diversi oggetti di scena, tra cui una figura modellabile e vari sfondi, rendendo l'apprendimento interattivo e coinvolgente. Le otto lezioni disponibili trattano argomenti fondamentali come l'intensità della luce, il colore, la forma, la posizione e la direzione, la messa a fuoco, l'ambientazione e l'atmosfera. I fotografi possono apprendere come l'angolo e la vicinanza della luce al soggetto influenzano la caduta della luce e le ombre, oltre a come utilizzare luci colorate per creare effetti dinamici.
Anche se Learning Light presenta alcune limitazioni, come una selezione ridotta di oggetti di scena e l'impossibilità di modificare fisicamente la posizione delle luci, rimane un'opportunità affascinante per fotografi e creativi di sperimentare e migliorare la propria comprensione dell'illuminazione. Lo strumento, disponibile online, rappresenta un passo significativo nella democratizzazione delle risorse educative nel campo della fotografia, permettendo a chiunque di apprendere e sperimentare in modo creativo.
Lo abbiamo provato, ed è divertente, stimolante. In passato abbiamo creato e gestito corsi per fotografi e per appassionati di fotografia, e la strada per mostrare l'effetto della luce era sempre al centro degli argomenti principali. Però in questo caso c'è l'interattività, e anche la dinamicità, tutto è un percorso che si adatta, che permette di analizzare, e specialmente di pensare, mentre si stanno muovendo le luci, che pur virtuali aiutano molto bene a capire le basi, poi ovviamente è la pratica, quella reale, quella con la luce "vera" che permette di andare a fondo.
I risultati ve li mostriamo nel video pubblicato qui sotto, e sono interessanti come sperimentazione, ma poi ci siamo domandati: si può andare oltre? Ovvero, invece che studiare la teoria, si potrebbe passare alla pratica? Con l'AI provare a "scattare" un soggetto cambiando la luce della "ripresa"?
Ci siamo quindi messi a sperimentare un bel po' e qui vi mostriamo un primo test, sul quale poi faremo ulteriori approfondimenti. Guardate: abbiamo "scattato" una prima immagine chiedendo una luce puntiforme laterale, molto dura, poi abbiamo chiesto di ammorbidirla leggermente, poi abbiamo chiesto di aggiungere un punto di controluce per far uscire meglio i capelli rispetto al fondo, poi abbiamo chiesto di farlo con maggiore intensità, poi abbiamo chiesto di aggiungere una luce frontale di un bank per dare maggiore morbidezza, ed infine abbiamo chiesto che la ragazza contenta sorridesse... non c'entra con la luce, ma insomma, ogni tanto sorridere è anche una buona cosa ;-)
Su questa sperimentazione faremo ulteriori studi che svilupperemo nel nostro laboratorio di ricerca e di formazione di AiwayLAB, ma vi lasciamo questi primi step per fare una valutazione pratica di come l'integrazione dell'AI permetta a chi si occupa di fotografia di trovare nuovi stimoli, di ricerca creativa e tecnica. E sì, se qualcuno ha il dubbio: “potrei fare qualcosa del genere anche partendo da immagini reali?”… la risposta è sì, si può fare ;-)
Sappiamo bene che si potrebbero anche adottare tecniche che si trovano nei software di post produzione, ma ovviamente con sistemi AI il controllo e l’interpretazione possono andare molto oltre, anche perché il “dialogo” è conversazionale e l’AI sempre meglio comprende ed interpreta il nostro dialogo… Buone scoperte!