Quasi quasi si riparte dal 4
Un evento, martedì pomeriggio, si propone di aprire una porta sul futuro di tutti noi. Ci mostreranno un prodotto, ma non sarà quello il punto, bensì il motivo per cui lo hanno aggiornato all'ultimo.
La notizia - che NON è interessante - è che Apple presenterà martedì un nuovo prodotto, ma un “nuovo prodotto” che non avrebbe avuto bisogno di una presentazione, di un keynote, sarebbe bastato un aggiornamento dello store e un’etichetta “nuovo” e avrebbe seguito il suo percorso commerciale: in molti lo avrebbero comprato, altri lo avrebbero snobbato, alcuni lo avrebbero semplicemente desiderato.
Il prodotto in questione è un nuovo iPad Pro, e pur usando l’iPad possiamo dire che non sentiamo alcuna esigenza di cambiarlo, anche se sono più di 5 anni che possediamo lo stesso, e per di più il nuovo modello non sarà molto diverso, dal punto di vista estetico e ancor meno delle funzioni di base. Quindi possiamo chiudere la discussione qui: se dovete comprare da qui a martedì un iPad Pro, magari aspettate di vedere il nuovo che uscirà per decidere, per di più se pensate che sia arrivato proprio il momento per acquistarne uno, fate i conti con il portafoglio: il nuovo modello costerà molto di più di quello precedente che... già costava tantissimo.
Più facile dire: passiamo ad altro, la primavera è alle porte, settimana prossima c’è la finale dell’Eurovision e a breve le elezioni europee... ci sono cose decisamente più importanti. Ma c’è un MA... in realtà la presentazione dell’iPad nuovo è irrilevante e il keynote di martedì prossimo non parlerà davvero di questo, semmai sarà semplicemente il tramite per parlare di altro. E cosa c’è di cui parlare, di importante, se non di prodotto?
L’iPad - lo abbiamo anticipato nella newsletter di Aiway di settimana scorsa, quella che abbiamo anche inviato a tutti coloro che hanno compilato il nostro sondaggio - sarà il primo device ad utilizzare il processore M4, che sostituirà molto velocemente il processore M3 arrivato a cavallo di una bufera che lo sta spazzando via alla velocità della luce. Nei prossimi mesi vedremo la presentazione di molti altri prodotti di Apple che aggiorneranno il proprio processore, per rispondere alle richieste di potenza (e funzionalità) dell’intelligenza artificiale. Su questa nuova architettura si costruirà la visione nuova di quelle che diventeranno le nostre nuove abitudini di vita. Sì, perché se è vero che in questi ultimi 15 anni abbiamo subito delle rivoluzioni che hanno sconvolto tutta la nostra vita tra smartphone, social media e tramonto delle precedenti abitudini, ora siamo in un vortice che è molto, molto (molto) più intenso, rapido, per certi versi pericoloso.
Martedì, state tranquilli, non succederà nulla: una presentazione di marketing dove lo staff e la direzione di Apple dirà come vedono l’evoluzione dell’AI e diranno che “certamente Apple ci sarà e la governerà”.
Non ci interessano queste dichiarazioni, non basta dire per mantenere le promesse, e non conta neanche la storia che è stata scritta finora: non è detto (anzi, già facile il contrario) che le aziende più rilevanti finora saranno quelle che rimarranno rilevanti nel futuro dell’AI, che non è la “semplice evoluzione”, ma un cambiamento totale in tutto e per tutto.
Se volete, seguite il keynote, a partire da qui, oppure verrà ripreso da molti siti che faranno la diretta anche con la traduzione simultanea. Orario, le 16 del pomeriggio, in ogni caso non correte come dei matti se siete presi a quell’ora perché non sarà un evento live, ma un filmato che verrà trasmesso, quindi non vi perdete nulla (se non alimentare la vostra eventuale curiosità) se lo seguite “in differita”.
Se lo farete, o se anche ne spulcerete le notizie on line, evitate qualsiasi riferimento ed informazione al prodotto, concentratevi su quello che verrà detto “attorno”, le frasi che verranno usate per descrivere e disegnare il futuro intuito da Apple con questa uscita pubblica di un processore che è uscito dal cappello smontando tutti (o quasi) i piani industriali di una delle aziende più “illuminate” (finora) del mondo della tecnologia, per capire quanto l’evoluzione dell’AI dimostri che tutti possono risultare impreparati a questa rivoluzione.
In occasione di questa presentazione, Aiway pubblicherà la sua newsletter settimanale facendo il punto, non delle novità, non del prodotto, non delle promesse di Apple, ma del senso, che cercheremo di decodificare, comprendere, anticipare, per avvisare e indirizzare tutti coloro che pensano che oggi serva un aiuto per traghettare con ottimismo verso questo futuro incerto. Se volete leggere e prepararvi al futuro, questo è il link dal quale partire.
PS: per capire quanto l’AI è qualcosa che “pensa” in modo diverso rispetto a noi, umani, vi segnaliamo che l’immagine pubblicata è stata realizzata dal nostro team usando come provocazione un prompt (il comando che indica alla “macchina” quali sono le nostre intenzioni, la nostra richiesta di generazione di un’immagine) che conteneva, almeno inizialmente, solo il numero 4.
/imagine: 4
I risultati sono stati moltissimi, molto diversi tra loro, e poi a seguito dell’ispirazione che la macchina ci ha restituito e la nostra intuizione nel seguire una delle strade che ci ha proposto, abbiamo lavorato per ottimizzare l’immagine che non sappiamo perché sia nata dalla richiesta di “mostrare” un concetto legato al 4, ma questo dovrebbe essere una curiosità sufficiente, secondo noi e per chi lavora sull’immagine, per interrogarsi sull’importanza di avere - accanto - una “mente” che pensa in modo diverso, dalla quale possiamo acquisire tanto, comprendere tanto. Anche perdersi, per ritrovarsi. L’AI non è tecnologia, è una esplorazione per la nostra mente, una compagnia e un alleato. Da scoprire. Scopritelo con noi.