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Sunday Jumper - LINKS Edition (5 Marzo 2022)
Questa settimana il SundayJumper vi viene proposto in versione "LINK", tante notizie da digerire rapidamente, e anche da collegare per farvi un'idea personale di questo mondo che cambia rapidamente.
Quando verremo sostituiti dall’intelligenza artificiale?
Sequoia Capital, una delle maggiori realtà al mondo che investe nel futuro e scommette nelle startup (ha permesso la crescita di alcune delle realtà più importanti al mondo, persino Apple ai suoi esordi), ha proposto un grafico con delle date che indicano quando alcuni settori di lavoro saranno sostituiti dall’intelligenza artificiale; interessante leggere l’articolo [LINK], ma se vi basta lo schemino per farvi venire un po’ di ansia lo trovate qui sotto:
L’arte del disinparare
Non ditelo ai nostri (e vostri) studenti, o anche figli (e nemmeno troppo a noi stessi), ma c’è una linea di pensiero che dice che per crescere bisogna disimparare, se ne parla in un articolo che trovate qui: [LINK]. Per convincervi che è interessante (anche se non da prendere come unica strada possibile…), ecco la frase di chiusura dell’articolo, ma merita la lettura completa:
Sì, l'internalizzazione degli standard stabilisce la qualità, il riutilizzo dei modelli ordina il caos e la generalizzazione delle persone porta a decisioni più rapide. Ma la pratica del disimparare potrebbe portarci lungo il sentiero dell'ignoto e del meraviglioso; al mondo del nostro potenziale creativo non sfruttato.
L’era dei social media gratis è finita?
Se il prodotto è gratuito, tu sei il prodotto. Ma ora bisogna pagarlo?
Tra i tanti polveroni che ha creato Elon Musk sulla plancia di comando di Twitter, acquistato per 44 miliardi di dollari (che non è poco neanche per lui), c’è la volontà di far pagare l’opzione Twitter Blue, quella che impone agli utenti di pagare 8 dollari al mese per verificare il proprio account (e anche per dichiarare - basta pagare - che è autentico, anche se poi autentico non è: quello che importa, sembra, è che siano i dollari che si pagano ad essere autentici). Seguito a ruota da Meta/Facebook che è disperatamente alla ricerca di nuovi modi per recuperare la riduzione degli introiti pubblicitari: è uscita quindi l’opzione per cui, per 12 dollari al mese, Meta Verified permetterebbe di ottenere vantaggi come la verifica dell'account, un badge blu e adesivi esclusivi per storie e reels.
I motivi di queste decisioni sono legati alla pericolosa dipendenza di questi giganti dalle entrate pubblicitarie (minimo 90% di tutto il fatturato, per alcuni anche di più), che negli ultimi anni - “colpevole” la politica di impedire i tracciamenti non autorizzati da parte di Apple - hanno visto ridurre la propria efficacia, nel senso che per ottenere un risultato pari a quello di un paio di anni fa chi investe in pubblicità deve pagare molto di più. Lo strapotere delle piattaforme social, finora considerato intoccabile, ha subito invece un forte contraccolpo e oggi Meta, Google, Twitter, Snap, Pinterest ed altri si trovano a pensare a nuovi modi per monetizzare quel “prodotto” (le persone che usano queste piattaforme, in pratica tutti noi) non solo con la pubblicità, ma anche vendendo servizi, che purtroppo in gran parte, almeno al momento, vanno a minare la già scarsa sicurezza di questi spazi, visto che i prodotti su cui si stanno buttando per spremere soldi sono quelli che “garantirebbero” invece una maggiore sicurezza. Una visione nitida della tematica la trovate qui: [LINK]
CPS Canon: ora si paga
Il famoso e apprezzato CPS, servizio di assistenza ai professionisti di Canon, ora diventa a pagamento, la fonte è ufficiale e la trovate qui [LINK]. Finora, in Europa, il programma CPS di Canon proponeva diversi livelli di servizi gratuiti, in funzione dell’attrezzatura che il fotografo possedeva.
Mobile… per davvero
Una delle tendenze più interessanti di questo ultimo periodo nel campo dell’innovazione la si può percepire nel mondo dell’automobile, che sempre più “imita” il business model degli smartphone proponendo una strada di proporre soluzioni e servizi che, finora, sono serviti all’esplosione degli ecosistemi di Android e di iOS nel campo dei device mobili. È curioso anche il termine, perché… cosa c’è di più “mobile” di un’automobile?
Dopo i servizi proposti con pagamenti mensili (per esempio i sedili riscaldati, diventati non più un optional ma un servizio in abbonamento…), ora c’è l’annuncio [LINK] del gruppo Volkswagen, Audi e Porsche di creare un vero e proprio App Store per poter scaricare delle app ottimizzate per l’esperienza in auto, e prevediamo che questa evoluzione crescerà sempre di più nell’avvicinamento delle soluzioni di guida autonoma, quando salire su una vettura non necessariamente imporrà di mettersi al volante e di concentrarsi sulla guida. Ne vedremo delle belle…
Design digitale sostenibile
Spesso non ci rendiamo conto che chi progetta (che sia un designer, un professionista della comunicazione, un fotografo, un creativo) dovrebbe sentirsi “addosso” un ruolo che lo dovrebbe portare a contribuire alla riduzione dell’impatto del suo lavoro sul pianeta; diciamo questo perché troppo spesso si parla tanto e si agisce poco, e chi dovrebbe essere più sensibile, o si dichiara tale, dovrebbe accorgersene più degli altri dei propri comportamenti e agire meglio di altri (quelli “meno sensibili”, meno “creativi”, meno “empatici”). Magari sembrano banalità, ma il mondo digitale, che in molti mettono di default su un gradino più sostenibile rispetto alle soluzioni “fisiche” che porterebbero all’inquinamento, invece inquina tantissimo (i server dove viene archiviata e fruita tutta l’informazione del mondo sono colpevoli di scarsa sostenibilità quasi quanto i voli aerei). Una “cura” già potrebbe essere quella di progettare siti più leggeri, che consumino poca energia, e per di più sarebbero anche più utili e fruibili perché si navigano più velocemente, ma è solo un esempio: serve una grande ed ampia coscienza che è bene avere ben presente. Per questo, consigliamo in chiusura questo articolo [LINK] che tratta bene questo tema, buona lettura!
Vi auguriamo una buona settimana e vi aspettiamo domenica prossima. Nel frattempo, se questo Sunday Jumper è stato interessante, condividetelo :)