Un tesoro da vendere forse è già nelle nostre mani...
La fame di contenuti per il training dei sistemi AI sta crescendo sempre di più, ed in particolare questo riguarda l'ambito video. Se avete materiali idonei, forse si apre un'occasione per venderli...
Esperimento: Il SundayJumper, in versione audio, in italiano e in inglese. Generato con l’AI, ma con una qualità che pur ancora non perfetta, sta consentendo di sintetizzare la nostra voce e di usarla per leggere, con una buona impostazione di lettura, in tutte le lingue del mondo. Questo per mostrarvi quello che oggi, studiando e ottimizzando i flussi di progettazione e di produzione, è possibile fare, aprendo nuovi entusiasmanti percorsi, professionali, creativi e anche… sociali.
VERSIONE AUDIO - ITALIANO
VERSIONE AUDIO - INGLESE
VERSIONE SCRITTA (Italiano)
È chiaro che la rivoluzione dell’AI nel campo dell’immagine (e non solo) ha sempre più bisogno di dati, e che questi dati sono sempre più preziosi, sempre più richiesti, sempre più desiderati. Sapete qual è la novità? Che questa fame può diventare una occasione non solo per i grandi detentori di archivi, ma anche per tutti noi.
É notizia pubblicata da Bloomberg che per esempio Adobe Inc. (ma siamo sicuri anche altri) ha iniziato a richiedere a pagamento video per istruire il suo generatore di video basato sull'intelligenza artificiale, cercando di raggiungere i concorrenti dopo che OpenAI ha mostrato la tecnologia Sora, che ha letteralmente sconvolto tutti (se non avete ancora visto i risultati, date un’occhiata qui). Malgrado gli ottimi risultati di fatturato in crescita, sono molti i timori tra gli investitori sul fatto che Adobe possa continuare a mantenere il suo ruolo di leader di lunga data del software creativo in un’era in cui i competitor sono molto forti e specialmente molto più evoluti nello sviluppo dell’intelligenza artificiale.
L'azienda di software creativo più famosa ed importante al mondo, sta offrendo alla sua rete di fotografi e artisti $120 per inviare video di persone impegnate in azioni quotidiane come camminare o esprimere emozioni, tra cui gioia e rabbia. La richiesta è di pacchetti di più di 100 brevi clip di persone impegnate in azioni e che mostrano emozioni, così come semplici riprese anatomiche di piedi, mani o occhi, ma anche video di persone che "interagiscono con oggetti" come smartphone o attrezzature per il fitness. Non saranno accettati materiali protetti da copyright (di altri ovviamente), nudità o altri "contenuti offensivi".
Il pagamento per l'invio è in media di circa $2,62 al minuto di video inviato, anche se potrebbe arrivare fino a circa $7,25 al minuto. Oltre al video, sta anche offrendo un compenso ai collaboratori per l'invio di una grande quantità di fotografie per l'addestramento dell'AI, come immagini di banane o bandiere. Questi lavori sono stati pagati nell'ordine di 6-16 centesimi per immagine, secondo gli annunci che sono stati intercettati. Certo, sono pochissimi soldi, ma magari possono esserci tanti acquirenti e potreste avere magari milioni di immagini e di video.
Ovviamente, le grandi agenzie di immagini (Shutterstock, Photobucket, EyeEm e Freepik che sono ormai una realtà unica, iStock ed altri) sono già state contattate e sono già stati creati accordi, si attendono chiarimenti sui movimenti di Flickr, mentre si sa già che nell’universo Meta (quindi Facebook) tutte le immagini pubbliche che... vengono pubblicate sui vari loro social sono già state “mangiate” dai sistemi di generazione di immagini AI della società (tanto si discute dell’eventuale “scorrettezza” di alcune aziende e poi si fanno passare approcci che sono, secondo noi, molto meno etici da parte di Facebook e Instagram e si continua ad alimentare il loro business accettando l’uso indiscriminato dei nostri dati e delle nostre immagini), ma non bastano mai e in particolare per il video c’è bisogno di molto più materiale di quello che è disponibile. C’è quindi uno spazio che da un lato apre la possibilità di vendere i nostri contenuti (vero, come detto il guadagno è basso e legato alla quantità, ma magari qualcuno ha disponibilità di grandi quantità di videoclip), e poi si apre un’esigenza ed opportunità di invece approfondire le potenzialità del video AI che sarà la prossima grande rivoluzione e noi - professionisti del settore - possiamo cavalcarla. Ovviamente ci sono questioni etiche, ci è venuto in mente che se c’è un grande valore quantitativo negli archivi in vostro possesso, c’è tutto l’argomento del video e della fotografia di matrimonio… forse sono contenuti che potrebbero essere richiesti, oltre alle “banane” o ai video di persone con lo smartphone. Come ci si dovrà comportare? Sì, le questioni etiche sono tante, e complesse…
Abbiamo dedicato al video AI un lungo report completo, forse il più completo disponibile in lingua italiana, che verrà pubblicato martedì (dopodomani) sul nuovo numero di Aiway Magazine: se volete entrare in questo mondo, se volete capire come fare business in questa area, non potete perderlo. Vi consigliamo di abbonarvi quindi subito, il futuro del vostro mercato e della vostra professione lo spieghiamo e lo raccontiamo qui.